7 Domande a Nicola Leugio. La natura incontra la passione per la scrittura in "Incontri selvatici"
Aggiornamento: 2 dic 2021
Qualche tempo fa Ennio Critelli, amico birder ligure, mi contatta chiedendomi qualche consiglio su come pubblicare un libro di racconti dedicati alla natura e agli animali selvatici, in particolare.
I racconti sono opera di 7 autori diversi, tutti o quasi con un legame con la Liguria, ma il maggior numero di queste storie sono state scritte da Nicola Leugio.
Dopo un po' di mesi quella mail si traduce in un libro, finalmente edito da Noctua Book, dal titolo Incontri selvatici, si tratta di un'opera antologica, poiché racchiude numerosi racconti brevi, che siamo certi vi piaceranno perché trasudano della grande passione per la natura che coinvolge ognuno dei 7 autori. Nicola Leugio ed Ennio Critelli hanno curato la pubblicazione nelle veste di coordinatori e redattori.

Ci piace ricordarne i nomi perché ognuno di loro è riuscito a trasmettere un importante messaggio di amore profondo per la natura selvaggia.
I racconti sono stati scritti oltre che dai due redattori, Nicola Leugio ed Ennio Critelli, da:
Tiberio Bertolone
Alessandro Chiappini
Marco Esposito
Gabriella Motta ed
Elisabetta Villaggio (figlia del grande comico Paolo Villaggio).
I disegni al tratto sono bellissimi e realizzati da un bravissimo illustratore Marco Bonaficino.
Per parlare di questo splendido libro abbiamo intervistato Nicola Leugio, genovese grandissimo appassionato di natura, birdwatcher, comico di gran talento e spalla di Nino Frassica in alcuni spettacoli, autore di molti dei racconti del libro Incontri selvatici ed anima insieme ad Ennio Critelli di questo volume.
Nicola ti pongo con piacere alcune domande e mando un saluto ad Ennio e a tutti gli autori.
1) Come è nata l’idea di pensare alla realizzazione e redazione di un libro di racconti dedicati alla natura?
Personalmente avevo già “nel cassetto” alcuni racconti legati ad episodi che mi erano capitati in passato, esperienze di incontri con animali selvatici che mi portavo dentro perché molto emozionanti. Alcuni però avevano qualche valenza in più, nel senso che non erano semplici osservazioni, magari anche emozionanti, ma situazioni in cui il comportamento dell’animale si era tradotto in una vera e propria interazione con me, magari breve, casuale o assolutamente voluta. L’idea è nata da questo concetto, raccontare questi incontri senza tralasciare nulla di ciò che era avvenuto, compresi gli errori che a volte abbiamo commesso.

2) Come vi siete orientati nella scelta degli autori e quali erano le indicazioni da seguire?
Ho semplicemente chiesto sui social se qualche amico, o anche sconosciuto, avesse vissuto esperienze simili alle mie e poi abbiamo scelto i racconti più significativi anche dal punto di vista emozionale e didattico, in certi casi. Non vi erano indicazioni particolari se non quella di non omettere nulla, come indicato prima, anche eventuali errori, relativi ad azioni che sarebbe meglio non effettuare quando si ha a che fare con un animale selvatico.
Questo perché il libro non vuole essere un testo meramente didattico ma offrire una serie di testimonianze personali cercando di trasmettere anche le nostre emozioni.
Poi ovviamente abbiamo anche precisato quali erano gli errori e come invece bisognerebbe comportarsi.
3) I racconti un tempo venivano chiamati novelle, sono un format letterario particolare, quali sono gli autori di narrativa che vi piacciono di più e che forse vi hanno ispirato?
A me viene difficile rispondere perché non ho autori di riferimento, sono un lettore “onnivoro” e leggo tanti libri, ma di generi diversi. Devo dire però che, in questo caso, l’aiuto di Ennio Critelli è stato per me decisivo, ha saputo rendere a mio giudizio scorrevole ed accattivante la lettura dei racconti; la mia scrittura magari è corretta dal punto di vista formale ma non avevo mai scritto un libro “serio”, occupandomi spesso di comicità, quindi l’aiuto di Ennio è stato realmente prezioso, per cui alla domanda potrei rispondere che il mio scrittore di narrativa preferito è… Ennio Critelli.
4) Racconti di natura, certo, ma quale filo conduttore, a livello emotivo, trova il lettore leggendo il vostro libro?
Credo che siano tutti racconti veri e quindi le emozioni traspaiano, in certi casi in modo molto evidente e quindi il lettore, a mio giudizio, potrebbe realmente immedesimarsi in alcuni episodi e magari emozionarsi così come capitato a noi che li abbiamo vissuti.
5) Come autori siete quasi tutti di estrazione professionale diversa ma avete in comune la passione per la natura e per il birdwatching. Quali emozioni vi regala il birdwatching?
Io ritengo il birdwatching una sorta di “droga” a cui sono assuefatto. Come tutte le dipendenze, può anche capitare di smettere ma irrimediabilmente poi ci si ricade. A parte gli scherzi, fin da bambino ho sempre avuto la curiosità di conoscere i nomi delle specie di uccelli che osservavo e, a 14 anni, mio papà mi ha iscritto alla LIPU e da lì ho iniziato a fare osservazioni con un vecchio binocolo.
Da allora non ho più smesso, o meglio, ho avuto momenti anche lunghi di pausa per varie vicissitudini familiari ma la passione non si è mai spenta ed anzi ultimamente sta di nuovo prendendo il sopravvento.

6) Gli autori hanno una chiara impronta ligure, quanto la Liguria ha ispirato questo volume?
Molti racconti sono ambientati in Liguria, forse per motivi logistici, la Liguria ha poi un territorio adatto ad osservare soprattutto gli uccelli di numerose specie, migratori e stanziali, ma abbiamo anche una buona varietà di altri animali, mammiferi, rettili, anfibi, pesci, a volte tutti osservabili in porzioni di territorio piuttosto limitate. Racconto sempre un episodio molto emozionante. Un giorno al Curlo di Arenzano, osservando verso i monti si vedevano due aquile reali in volteggio, ruotando il busto di 180° e guardando il mare, si vedeva un gruppo di stenelle che saltavano allegramente fuori dall’acqua.
Credo che questo capiti in pochi posti in Italia.
E’ ovvio poi che ci sono racconti che provengono da altre parti d’Italia e anche dall’estero, ma la Liguria ha un fascino unico e tutto suo, difficilmente paragonabile ad altri luoghi.

7) Un libro di racconti ideale per un regalo natalizio, considerato che il Natale si avvicina. Del resto questa avventura editoriale è solo all’inizio, qual è il racconto, a parte i vostri, che più ti emoziona? E perché un lettore dovrebbe comprare questo libro di racconti?
Forse come emozione allo stato puro, quello di Gabriella Motta sulla tartaruga Caretta caretta, anche perché ha un lieto fine e dovrebbe insegnare a non abbandonare rifiuti che finendo in mare possono provocare danni anche seri agli esseri che ci vivono. Appunto, uno dei motivi per cui il libro dovrebbe essere acquistato è proprio dovuto alle emozioni che riesce a trasmettere ed agli insegnamenti che vi sono indicati, non in modo accademico o caduti dall’alto, ma indicati da chi per primo (lo dico per la terza volta) ha commesso a volte errori ed ha imparato a non ripeterli o per lo meno a cercare di non farli. Poi, si sorride, ci si commuove, si prova anche un po’ di pathos, si riflette, insomma, cosa si può volere di più?
Grazie Nicola per questo prezioso contributo che rivolge i riflettori su questo libro, che siamo certi piacerà a tutti i lettori.
Incontri selvatici è davvero intrigante vi farà entrare in empatia con gli animali protagonisti dei numerosi racconti brevi (27 in tutto).
E' emozionante, adatto a tutti, adulti ma anche ragazzi, perché il coinvolgente incontro con un geco, un gabbiano, una salamandra, un merlo può capitare ad ognuno di noi e queste brevi novelle vi strapperanno un sorriso.
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