Al lupo, al lupo!
Da mesi ormai siamo sommersi di allarmi ingiustificati ma è notizia fresca l’ultimo appello lanciato alle porte di Roma: “Avvistati a pochi km dal centro”. “Avvistati anche al Parco dell’Appia Antica!”.

Ma ecco che subito l’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica diffonde una nota: “Non vi è alcuna segnalazione di lupi o presunti tali nel proprio territorio. Il Parco Regionale dell'Appia Antica controlla da sempre attentamente la presenza della fauna nel proprio territorio attraverso i Guardiaparco e il Settore Tecnico Ambientale e non ha alcun riscontro di segnalazioni e alcun indizio di presenza di lupi o di loro danni alla agricoltura nel territorio anche di recente ampliato del Parco". L’Ente precisa inoltre l'urgenza di non diffondere “notizie non verificate e confermate dagli Enti competenti in materia di fauna selvatica che alimentano inutili allarmismi ed ostacolano la corretta conoscenza proprio sulle presenze di lupo e soprattutto di suoi ibridi nelle zone periurbane di Roma”. Il Parco, verificato che i danni agli allevamenti sono provocati soprattutto da ibridi e randagi, sostiene inoltre che: "nel monitorare costantemente le presenze della fauna nel proprio territorio, ivi inclusa la eventualità di lupo o suoi ibridi, considera certamente fondamentali le attività di controllo del randagismo canino sia per la fruizione e le attività nel Parco che in generale per la conservazione della fauna selvatica nel proprio territorio".

E gli studiosi? Il più grande esperto italiano di lupi e docente di Ecologia animale all'Università La Sapienza di Roma, Luigi Boitani ha confermato all’Ansa: "Non abbiamo notizie di un aumento degli attacchi o del numero dei lupi. I lupi, nei boschi intorno alla Capitale, ci stanno da anni a Tolfa, a Castel di Guido, ai Castelli. Il lupo è un animale che cammina. Quando i giovani si disperdono dal branco, fanno centinaia di chilometri”.
Se vuoi conoscere i segreti dei lupi acquista il libro