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Grazia Deledda cantrice di natura e animali: un nuovo libro con le sue novelle per chi ama la natura

Il 2021 verrà ricordato per molte eventi e cambiamenti ma è giusto e meritevole ricordare e celebrare un anniversario speciale, ovvero il 150° anno dalla nascita di Grazia Deledda.

Anche per chi non ha mai letto una sua opera non è comunque difficile associare il suo nome alla sua immagine di scrittrice, considerato che questa donna è stata l’unica autrice italiana a vincere il Premio Nobel per la letteratura, era il 1926.

L’aspetto più importante che vogliamo illustrarvi, è che i suoi scritti sono di grande attualità, sebbene scritti in un epoca diversa e lontana sono ancora piacevolissimi nella lettura, senza quegli orpelli lessicali che a volte alcune opere del passato si portano con se.

Tra le sue forme letterarie più apprezzate da critica e lettori e che l’hanno consacrata spiccano certamente le novelle, insieme ai romanzi.

La narrativa più classica per certi aspetti, considerato che a inizio novecento scrivere novelle o short stories era un format letterario molto in auge.

Oggi le novelle le chiamiamo racconti, ma cambiando il nome resta un format letterario che da secoli riesce ad affascinare i lettori.


Novelle e Natura il nuovissimo libro di Noctua Book che vi farà innamorare dello stile di Grazia Deledda, dedicato a chi ama la natura


Grazia Deledda nasce il 28 settembre 1871 in una terra dai contrasti forti, dai profumi e dai sapori capaci di incantare: la Sardegna.

E’ la quinta di sette figli e frequenta solo le scuole elementari, in Sardegna in quel tempo le ragazze non frequentavano le scuole superiori. La società era molto diversa e isolamento della Sardegna ne ha fatto un personaggio ancora più forte, perché emergere in quello scenario era davvero proibitivo.

Ma anche in questa dimensione, Grazia Deledda mostra il suo temperamento, perché bene ricordarlo in quel tempo le donne erano molto meno emancipate di oggi.

Lutti familiari, qualche ristrettezza economica non ne tarpa le ali e nemmeno la vena creativa, specie se ricordiamo che a soli 15 anni riesce a pubblicare la sua prima novella.

Se qualcuno ha visto il film recente (6 candidature e un Premio Oscar vinto nel 2019) tratto dal più famoso romanzo di Louisa May Alcot: Piccole Donne, ricorderà che le prime sequenze ci catapultano in uno spaccato del mondo editoriale del tempo.

Gli scrittori esordienti cominciavano proprio scrivendo per i giornali breve racconti come fecero Hemingway, Fitzgerald, Pound e ci mostrano una delle 4 sorelle protagoniste della storia, Jo March, interpretata dalla bella attrice irlandese Saoirse Ronan, che propone una novella al direttore di un giornale locale.


Saoirse Ronan l'attrice che interpreta Jo March nella sequenza iniziale del film Piccole Donne, quando propone una novella a un giornale locale.


Ecco quella era la dimensione in cui si mosse questa grande scrittrice italiana, con grandi difficoltà ma anche una personalità, un talento e una determinazione di grandissimo livello.

Forse anche più di quanto sia lecito immaginare, considerata che parte della sua creatività l’ha sfoderata in una terra, la Sardegna che nello sviluppo letterario e culturale all’epoca era certo più frenata rispetto ad altre regioni italiane.

Il 10 dicembre 1926 riceve l’onorificenza più grande che possa gratificare uno scrittore: il Premio Nobel per la letteratura (seconda donna nella storia a vincerlo!) ma è leggendo le motivazioni della giuria che si comprende la potenza letteraria di questa grandi autrice.

Ecco come fu presentata la sua figura e statura di autrice di grande livello: «per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano».


Grazia Deledda


Ma la sua forza è proprio nello stile, nel modo in cui raccontava le donne, la sua terra e la vita quotidiana delle persone, ma uno dei temi centrali della sua scrittura è stata anche la forza e la sensibilità con la quale scriveva di natura.

Raffaella Maniero nella nota introduttiva dal titolo Novelle e Natura, appena pubblicato da Noctua Book racconta così questa sua capacità descrittiva della natura: “La naturalità della Sardegna emerge anche nel carattere e nello stile letterario di Grazia Deledda: la complessità, la sfrontatezza, il selvatico, l’ampiezza di profumi intensi, la luce, la cultura, i caratteri che spesso sono amari e duri, è così che la natura diventa la protagonista degli scritti, in quanto intrinseca nei personaggi stessi.”

E ancora sottolinea la sua forza espressiva in questo passaggio tratto dall’introduzione: La bellezza ispiratrice della natura le resta dentro a tal punto che, nei momenti di tristezza, di solitudine e di sconforto della vita, la Deledda trova proprio nella natura e negli animali, gli unici amici fedeli rimasti.

Essendo anch’io una profonda amante della natura, non stento a credere che abbia davvero trovato consolazione nella pace di un orizzonte marino, in una passeggiata a cavallo accompagnata solo dal vento, o nel riscoprire la gioia di un sorriso spontaneo semplicemente grazie allo scodinzolio di un cane.

Proprio il potere salvifico e puro degli animali si pone al centro delle riflessioni che molte novelle ci portano ad elaborare. Spesso il legame che instauriamo con un animale può salvarci dalla disperazione, diventando una via di fuga dal dolore.

La connessione con gli animali permette di stabilire un rapporto empatico che ci induce a “spogliarci” del superfluo, per riascoltare ancora la voce ancestrale che risiede in ognuno di noi.”


Il libro Novelle e natura, inserito nella nuova collana Classici e Natura di Noctua Book ci propone una Deledda capace di incantarci con una serie di novelle dedicate agli animali selvatici della sua terra (cervo, martora, volpe, aquila..) ma è forse nella novella il cane, una delle sue opere più belle, che troviamo la massima forza espressiva dell’autrice. Un bestiario che questo libro ha il potere di svelarvi, in un'antologia unica nel suo genere.

Per la prima volta viene proposta in un libro, un antologia di opere nelle quali Grazia Deledda punta dritta alla narrazione di una natura forte, indomita ma anche capace di molteplici sfaccettature che potrete scoprire leggendo questo libro.

Un libro pensato e dedicato a chi ama la natura e la grande potenza della scrittura.


La Martora uno degli animali dei boschi meno narrati ma dallo spirito indomito come la Deledda e protagonista di una delle novelle.


Spesso compriamo, libri di nuovi autori perché pensiamo che tranne quale eccezione la produzione del passato sia meno ormai superata, che serva l’attualità anche nella lettura, ma una scrittrice come Grazia Deledda ci ha lasciato in eredità opere immense, profonde e senza tempo sta a noi riscoprirle.

Questo libro ci propone la sua forza e carica espressiva incentrando lo sguardo sulla natura. Il primo passo per innamorarci dello stile acuto, rivoluzionario per una donna di inizio ‘900, di grande potenza.

A voi tutti il piacere di riscoprirla.


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Ecco la sinossi del libro Novelle e Natura (Noctua Book ediz. 2021) di Grazia Deledda, Nobel per la letteratura nel 1926, presentato in anteprima Nazionale al Salone del libro di Torino 2021.

"Attraverso un'accurata selezione di novelle di Grazia Deledda, il volume ci racconta del rapporto della scrittrice con la natura e gli animali, influenzato dalla gioventù trascorsa fra i paesaggi selvaggi della Sardegna. Dallo stile letterario della Deledda emergono tutta la complessità, la sfrontatezza, il selvatico, i profumi intensi, la luce, la cultura, i caratteri amari e duri di una terra ruvida in cui la natura è protagonista. La connessione con gli animali, amici fedeli, diviene un rapporto empatico che induce a spogliarsi del superfluo per riascoltare la voce ancestrale che risiede in ognuno di noi. Istinto e silenzio, quiete primitiva, non sono in contrasto ma si fondono in una sintonia perfetta grazie alle sue grandi doti immersive e descrittive. Fra le novelle troviamo sia quelle dedicate agli animali selvatici, come la volpe e l'aquila, che domestici, come il cane e il gallo. Introduzione a cura di Raffaella Maniero. La copertina riporta l'opera inedita di Marina Fusari, una delle illustratrici naturalistiche più brave in Italia."


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