La microplastica cade dal cielo artico!
Mai come in questi ultimi anni, l’uomo sta cominciando a capire la gravità del consumo scriteriato della plastica e ancora più della sua dispersione.
Ogni angolo del Pianeta e degli oceani oggi appare flagellato da questo materiale indistruttibile e se si pensa che questa saturazione è il frutto soli 5 decenni di produzione di questo materiale, tutto diventa più difficile da accettare.
Amitav Ghosh, il celebre scrittore indiano, ha definito questo risultato “La grande cecità” ma certo non sono rimasti ciechi i ricercatori tedeschi che hanno compiuto monitoraggi e carotaggi nell'arcipelago delle Svalbard, in Groenlandia e in altre aree del Circolo Polare Artico trovando quanti significative di microplastiche.

I ricercatori del Istituto Alfred Wegener e l’Istituto Svizzero ha infatti trovato la microplastica in aree monitorate nel 2015 e nel 2017 e se pochi anni fa era assente stavolta è emersa questa presenza.
Il rilievo drammatico di questo studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, sta nelle considerazioni poste al ritrovamento, gli scienziati tedeschi hanno ipotizzato che la presenza sul manto fresco di neve in quelle regioni sia imputabile alla presenza della microplastica nell’atmosfera.

Microplastiche trovate nell'Oceano, quelle nell'atmosfera sono molto più grandi
Vi rendete conto? Se è presente nel lontano Artico, immaginate quanta microplastica può essere presente nell’atmosfera delle grandi aree metropolitane!
Pensate che negli oceani artici ci sono le più grandi concentrazioni di microplastiche del Pianeta, ma immaginare che derivano anche dall’aria e che possiamo respirarle è certamente inquietante.
Questa drammatica situazione è il motivo che mi ha spinto a scrivere la favola di Sybilla, che parla di una bottiglia di plastica che si perde nel mare, ma ora il pericolo si estende, la plastica si muove nell’aria come piccole particelle che possiamo persino respirare.

Oggi più che mai è necessario prendere coscienza dell'invasione planetaria della plastica e cambiare questa inerzia. Stop alla plastica!