Il primo lupo mannaro?
Era Licaone, tiranno della greca Arcadia, una regione del Peloponneso centrale. Nelle Metamorfosi Ovidio racconta che venne trasformato da Zeus in lupo, dopo averne dimostrato l’estrema crudeltà. La divinità era scesa sulla Terra per provare agli altri dèi quanto fosse malvagio l’uomo. Ne esistono diverse versioni: una narra che Licaone e i suoi 50 figli servirono al capo dell’Olimpo come banchetto piatti a base di carne umana, la seconda che la pietanza non fosse altro che Nittimo, il minore dei figli di Licaone! La terza variante implica invece che la vittima predestinata fosse Arcade, figlio di Zeus e della ninfa Callisto, allevato dallo stesso Licaone.
Tutti i racconti terminano però allo stesso modo: il dio fulmina il sovrano e la trasformazione ha inizio.
“Atterrito fugge e raggiunta la campagna silenziosa lancia ululati, tentando di parlare. La rabbia gli sale al volto dal profondo e assetato come sempre di sangue si rivolge contro le greggi e tuttora gode del sangue. Le vesti si trasformano in pelo, le braccia in zampe: ed è lupo, ma della forma antica serba tracce. La canizie è la stessa, uguale la furia del volto, uguale il lampo degli occhi e l’espressione feroce.”
Dal nome proprio di Licaone sarebbe derivato il termine “licantropo”, a sua volta composto da lykos, lupo, e antropos, uomo. La narrazione mitologica è legata ai sacrifici umani che venivano perpetrarti a quei tempi in Grecia. Sempre secondo la leggenda chi si fosse cibato di carne umana, si sarebbe trasformato in lupo per 8 anni, al termine dei quali sarebbe potuto ritornare uomo solo se in quel periodo non si fosse nutrito di altri simili.
Ma perché la scelta ricadde proprio sul lupo? Forse perché l’Arcadia era una regione montuosa ricoperta da fitti boschi, popolata da branchi di lupi che rappresentavano un serio pericolo per i pastori e le loro greggi.
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