Lupo himalayano: sottospecie o nuova specie?
I lupi dell’Himalaya non solo hanno dimensioni maggiori rispetto ai lupi grigi diffusi nel continente asiatico ma anche comportamenti predatori differenti. Ad esempio, i lupi himalayani si nutrono di gazzelle oltre che di roditori. I loro ululati sarebbero più brevi e ad una frequenza inferiore. Inoltre, come gli umani e i loro cani che vivono in Tibet, il lupo dell’Himalaya ha sviluppato degli adattamenti evolutivi tipicamente legati a questo territorio come la capacità di respirare la cosiddetta aria sottile, ovvero l’aria a bassa densità di ossigeno delle altitudini sopra i 4000 m s.l.m.

Il processo di separazione dei lupi himalayani dal lupo grigio eurasiatico sarebbe iniziato circa 400 mila anni fa. La complessa topografia di quest’area geografica, il diverso clima, la tipologia dell’habitat e la distribuzione delle prede avrebbero contribuito all'isolamento fra le due specie. I ricercatori ipotizzano che la capacità di respirare in presenza di aria rarefatta avrebbe costituito un vantaggio adattativo e un beneficio in termini di fitness per il lupo himalayano, spingendolo a colonizzare i territori sopra i 4000 m della Catena dell’Himalaya di India e Tibet.

Gli studi genetici effettuati su 280 campioni hanno dimostrato la presenza di geni specializzati, anche se è chiara la necessità di approfondire con ulteriori indagini. È stato quindi apposto il primo tassello nel percorso verso la determinazione di una nuova specie. Ai fini della conservazione di un'unità evolutivamente significativa, sarà necessario catalizzare gli sforzi per cercare di studiarne ecologia, comportamento e dimensioni della popolazione.
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