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Perché una favola ecologica?

Aggiornamento: 8 nov 2021

Molti secoli fa le favole nacquero come narrazioni brevissime in cui gli animali personificavano vizi e virtù dell’animo umano. Si riconduce ad Esopo (forse vissuto fra il 700 e il 500 a.C.) l’origine di questa forma letteraria, dapprima trasmessa solo oralmente, nata come momento di intrattenimento e socializzazione ma anche di riflessione e protesta dei ceti più poveri e impossibilitati ad esprimere le loro difficoltà e i soprusi cui erano sottoposti. Nelle prime favole la morale era sottintesa, è solo con Fedro (I secolo d.C.) che viene esplicitata in una sentenza finale. Le favole hanno attraversato secoli di storia dell’umanità, sono state riprese da diversi autori e da correnti letterarie neoclassiche e si sono evolute nelle fiabe, che spesso riteniamo più moderne come genere letterario ma che potrebbero celare un’origine forse ancor più antica!

Il percorso si snoda nel tempo da La Fontaine a Perrault, dai fratelli Grimm a Rodari, fino ad arrivare a J. K. Rowling e ad altri autori contemporanei che hanno dato nuova vita alla fiaba, generando una nuova formula, quella del fantasy, molto coinvolgente per grandi e piccini.

Ma Noctua Book si occupa di natura e così, senza pensarci troppo sopra, in maniera del tutto spontanea è nata la collana delle favole ecologiche: per trattare temi attualissimi come l’inquinamento da plastica, la deforestazione, il surriscaldamento globale, il ritorno del lupo (solo per citarne alcuni) con un linguaggio semplice e adatto ai più piccoli, introducendo elementi magici e fantastici per appassionare e coinvolgere i giovani lettori, senza trascurare le implicazioni reali di questi avvenimenti nella nostra società e quotidianità.

Ecco che in “Le avventure di Sebastiano il gufo vegetariano” i rapaci notturni si alleano con i topolini per evitare la distruzione del bosco a vantaggio della costruzione di un centro commerciale, mentre Sybilla è una bottiglia di plastica che, attraverso un viaggio fisico dal fiume al mare, scopre quanto sia dannosa la dispersione della plastica in natura e incontra specie diverse di animali che le raccontano le conseguenze che sono costretti a subire a causa di tale fenomeno altamente inquinante.

Marina è una stella di mare molto curiosa che vuole scoprire perché le stelle che vivono nell’acqua non brillano come quelle del cielo, così intraprende un viaggio che la conduce a conoscere altre creature, venendo a conoscenza di tanti problemi che riguardano il mondo che la circonda, come lo sbiancamento dei coralli e l’inquinamento marino a partire da mozziconi di sigaretta e cannucce per bere.


In “Holly il barbagianni e la foresta in fiamme” vengono affrontati i temi della deforestazione, degli incendi e del surriscaldamento globale. Scritta in seguito agli incendi australiani, proseguiti per oltre 10 mesi, narra di come gli animali siano inermi e indifesi di fronte ad accadimenti troppo spesso provocati dall’incuria umana, dalla faciloneria e trascuratezza con cui ci approcciamo al mondo che ci circonda, allorquando non ci siano di mezzo dolo e volontarietà. Nella parte finale del libro molto curata è la sezione dedicata alle carte d’identità degli animali australiani, tanto lontani dalla nostra realtà quanto affascinanti per peculiarità ed adattamenti evolutivi che li contraddistinguono.

Vittorino e il mistero delle verdure magiche” è una divertente filastrocca in rima ambientata nell’orto per avvicinare i bambini ad una nutrizione più salutare che preveda la presenza di frutta e verdura. La filastoria narra anche di come sarebbe bella una vita più in armonia con ciascun essere vivente, sia animale che vegetale, e di come migliorerebbe anche la condizione del pianeta Terra. La nutrizionista dottoressa Basile illustra, attraverso un simpatico collegamento con i colori dei vegetali, i benefici che possiamo trarre da ciascuno di essi.

Il lupo, un predatore in espansione, la cui vita sociale viene raccontata in “Otto un lupo per salvare il branco”. La favola parte dalla nascita di una nuova cucciolata di lupacchiotti per illustrare le dinamiche che si instaurano con gli altri membri della comunità animale. Vengono affrontati anche i temi del bracconaggio e degli incendi boschivi, mentre nella parte finale si narra perché non esiste il lupo cattivo e perché, al contrario, dovremmo difendere i lupi per salvaguardare l’equilibrio ecologico.



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